Simboli Vegetali

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Portale della Chiesa di St. Mary e St. David, Kilpeck, Herefordshire, Inghilterra, risalente al XII secolo. La scultura in arenaria rossa locale è ricca di simbolismi non del tutto usuali sulle chiese cristiane: il timpano dell’architrave rappresenta un grande “albero della vita”, che troneggia isolato e sembra rappresentare l’unico protagonista. Intorno si distribuiscono diverse figure di animali, mascheroni, serpenti, mentre l’ultimo semicerchio raffigura alcuni segni dello zodiaco. Le colonne laterali mostrano dei serpenti intrecciati e sul capitello a destra una tipica maschera di “Green-man” (vedi particolare in basso), un volto umano intrecciato con tralci e volute vegetali.
Nel Medioevo era ancora molto viva una religione popolare che vedeva i boschi, le sorgenti, i fiumi come luoghi sacri talvolta abitati da esseri invisibili.
Nell'VIII sec. un tale Aldeberto venne condannato come eretico e scismatico perché, fra le altre cose, aveva fatto piantare delle croci all'aperto, nei prati e vicino a sorgenti, e invitava la gente a pregare Dio qui piuttosto che nelle chiese consacrate. Episodi come questo rivelano una continuità con i culti popolari dell'epoca precristiana. “Nell'Elenco delle superstizioni e dei riti pagani che fu compilato appunto nel secolo VIII forse da un missionario anglosassone in Sassonia e che costituisce un breve compendio delle manifestazioni di paganesimo pericolose dal punto di vista della Chiesa, tra gli altri riti proibiti vengono nominati gli olocausti nei templi silvani e sulle pietre […] Il Sermone sui sacrilegi, che pure risale, a quanto pare, al secolo VIII, mette in guardia i credenti dal ritornare ai vecchi altari pagani nei boschi, sulle rocce e in altri luoghi simili. Il culto delle forze naturali, nel quale si manifestava la concezione del mondo degli abitanti dell'Europa alto-medievale, rivelò un'eccezionale resistenza vitale tanto durante la cristianizzazione quanto nel periodo propriamente cristiano” (Gurevic 1986, p. 111).

[Immagini: http://www.wga.hu/html_m/zgothic/1romanes/po-12c22/]