Selvaggi

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Fodera di cuscino ricamata, in vari tessuti (lana, cotone, lino e seta), di fattura austriaca, databile tra il 1500 e il 1510, conservata presso il Museo Storico di Basilea, Svizzera.
L’illustrazione raffigura una Donna Selvaggia, la controparte femminile dell’Uomo Selvaggio, accanto a un unicorno, animale fantastico molto diffuso nell’immaginario medioevale. L’unicorno è, nella simbologia medioevale, associato spesso alla Vergine, Madre di Gesù, immagine del Verbo di Dio che si incarna nella donna, rivelando in tal modo un implicito significato sessuale (Shepard 1967). Anche la Donna Selvaggia quindi, come il suo corrispondente maschile, viene vista come la raffigurazione del potere fecondante che appartiene al mondo della natura e che può talvolta penetrare fin nel mondo umano. Motivo piuttosto ricorrente negli arazzi del Quattro-Cinquecento è la famiglia del Selvaggio che vive in un ambiente bucolico che condivide in armonia con animali fantastici, fiere ed orsi.

[Immagine: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Wildweibchen_mit_Einhorn.jpg]