Simboli Femminili

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Figura in alto:

Statua lignea del XIV secolo dal Santuario della Madonna del Granato, Capaccio, Salerno. Il santuario sembra risalire alla metà del X secolo, costruito dagli abitanti di Paestum dopo che la loro città venne distrutta dai Saraceni. In quello stesso territorio, alle foci del fiume Sele, sorgeva nell’antichità, a partire dal VI sec. a.C., un tempio (Heraion) dedicato alla dea Hera di Argo, protettrice della navigazione e della fertilità. Un edificio adiacente, in cui sono stati rinvenuti numerosi pesi da telaio, ha fatto pensare che in quel luogo risiedesse per un certo tempo un gruppo di fanciulle in età da marito, che si dedicavano alla tessitura di un peplo per la statua della dea, che veniva offerto cerimonialmente ogni anno con una solenne processione. Qui è stata trovata una statua di marmo della dea Hera, con in mano un melograno.
La continuità tra l’antica dea della fertilità e la figura della Madonna, che tiene anch’essa in mano un melograno, sembra del tutto inequivocabile.

[Immagine: https://madonnadelgranato.wordpress.com/madonna-del-granato/]

Figura in basso:

Statuetta in marmo del V secolo a.C., proveniente dal santuario di Hera Argiva presso la foce del Sele, oggi conservato al Museo di Paestum, provincia di Salerno. La statua raffigura la dea Hera assisa in trono, mentre regge tra le mani una patera (piatto per offerte) e un melograno.

[Immagine: http://magnagrece.blogspot.it/2013/08/feast-of-madonna-del-granato.html]