Animali

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Medaglione che raffigura il segno zodiacale dell’Ariete, dalla Chiesa di Saint-Lazare, Avallon, Borgogna, Francia, XII secolo.
L’ariete era considerato un animale particolarmente associato alla forza generativa: le dimensioni esagerate dei suoi genitali e le corna erano i segni esteriori della sua capacità riproduttiva. Gli autori dei bestiari medioevali ritenevano che un solo ariete fosse sufficiente per fecondare quaranta pecore, e alcuni arrivavano a calcolarne fino a cento. Secondo alcune tradizioni l’ariete dormiva sdraiato sul fianco destro e, quando arrivava l’equinozio di primavera, si voltava e dormiva su quello sinistro (Pastoureau 2012, p. 138-139). Questa credenza non può essere disgiunta dal fatto che il sole entra nel segno zodiacale dell’Ariete proprio in corrispondenza con l’equinozio di primavera. Si riteneva perciò che gli agnelli nati in primavera fossero più grandi e più grassi degli altri.

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