Le Porte dell'anno. Indiani d'America
HOME < riti stagionali

TARTARUGA

BACK

La tartaruga compare spesso nelle tradizioni mitologiche e nelle pratiche rituali dei popoli nativi del Nord America. Nel rituale delle Facce False, presso gli Irochesi, i danzatori mascherati scuotono un sonaglio fatto con il carapace della snapping turtle (“tartaruga azzannatrice”, Chelydra serpentina), animale che vive nelle acque melmose di fiumi, laghi e stagni. Questo animale è connesso con il mito irochese di origine del mondo, nel quale un essere celeste femminile, precipitato dal cielo, venne accolto sul dorso da una tartaruga che galleggiava sulle acque primordiali che ricoprivano la terra. La manciata di terra raccolta poi da alcuni animali, tuffatisi nell’abisso, venne posta sul carapace della tartaruga costituendo il primo nucleo della superficie della terra, la quale venne formata ed allargata fino a ricoprire quella che prima era una distesa di acqua. Gli Irochesi chiamavano infatti la Terra l’“Isola della Tartaruga”. Altre tradizioni mitiche delle Grandi Pianure collegano quest’animale con la ricerca della terra a partire dalle acque primordiali e attribuiscono alla tartaruga il compito di raccogliere il primo grumo di terra sul fondo, dal quale verrà formata la superficie terrestre. La struttura fisica del rettile era infatti vista come un microcosmo, una rappresentazione miniaturizzata della superficie terrestre: di forma circolare, percorsa da anfrattuosità e scanalature, che ricordano le montagne e le vallate, con le quattro zampe che sembrano indicare i quattro punti cardinali. Si evidenzia così un’identificazione simbolica della tartaruga con la Terra.

 

sonagliocon carapace di tartaruga

 
Sonaglio utilizzato dai danzatori mascherati delle Facce False tra gli Irochesi (Peabody Museum of Archaeology and Ethnology, Cambridge, Massachusetts)
 

 

Tra i popoli delle Grandi Pianure, in particolare i Lakota, si custodiva il cordone ombelicale dei nuovi nati in una borsa-amuleto, decorata con perline, che assumeva la forma di una tartaruga o di una lucertola. Si pensava che in questo modo la caratteristica longevità dell’animale potesse essere trasferita sul bambino.

  borsa a forma di tartaruga  
 

Borsa decorata con perline per la conservazione del cordone ombelicale ai fini di trasferire sul nuovo nato la longevità della tartaruga (University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology, Philadelphia)

Un racconto curioso e molto diffuso narra di come la tartaruga si contrapponga al coniglio, o al coyote, che rappresentano il personaggio del trickster (il briccone, imbroglione). La tartaruga sfida il suo avversario, che si vanta della sua superiorità, a una gara di corsa, che l’altro accetta con sussiego. Ma la tartaruga distribuisce i suoi familiari e amici, che le rassomigliano perfettamente, lungo il percorso, di modo che il trickster si trova sempre preceduto dalla tartaruga, per quanto veloce si sforzi di correre, perdendo così la sfida. Questo racconto è stranamente simile al paradosso sul movimento esposto dal filosofo greco Zenone di Elea (V sec. a.C.), secondo il quale il velocissimo Achille non riuscirà mai a raggiungere la tartaruga, posto che la tartaruga abbia un passo di vantaggio. È probabile che la riflessione del pensatore ellenico si sia sviluppata a partire da una tradizione folklorica dello stesso tenore.

 

 
  Animali Trasformazioni uomo-animale Simboli femminili
  Simboli maschili Simboli vegetali Mondo dei morti
  Selvaggi Follia rituale Cicli stagionali