Simboli Maschili

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Rilievo in pietra raffigurante il dio Mercurio, databile al II secolo d.C. e conservato presso il Rheinisches Landesmuseum, di Treviri, Germania. Mercurio era la divinità romana che proteggeva il commercio e le attività mercantili, infatti il suo nome deriva dalla parola merx (merce). Questa funzione di protettore degli scambi e delle transazioni lo fece identificare con il greco Ermes, di cui acquisì i principali attributi, come il bastone ornato di serpenti (caduceo) e il copricapo da viaggiatore (petaso). In seguito a questa identificazione, Mercurio assimilò la capacità di fungere da intermediario in una pluralità di contesti e assunse anch’egli la capacità di trasmigrare tra il mondo dei vivi e quello dei morti per accompagnare le anime dei defunti nel mondo sotterraneo. A questa capacità di transitare tra le diverse dimensioni della realtà va forse ricollegata la figura del gallo che costituisce un attributo piuttosto costante del dio, animale che annuncia con il suo canto il passaggio tra la notte e il giorno. Il gallo inoltre era simbolo della potenza sessuale e quindi del potere fecondativo, che si ricollega nuovamente all’omologo greco Ermes, che era spesso rappresentato come un pilastro fallico (erma).

[Immagine: http://library.artstor.org/library/]