Le Porte dell'anno. Indiani d'America
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GLI ORNAMENTI DI CEDRO

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Hamatsa  

 

L’elemento simbolico principale nella Cerimonia d’Inverno dei Kwakiutl era costituito dagli ornamenti di corteccia di cedro rosso intrecciata. Secondo gli stessi Kwakiutl, questi ornamenti erano l’oggetto più importante e più sacro, che compariva come abbigliamento specifico del danzatore Cannibale (hamatsa).

 

 

 

 

 

 

Danzatore Hamatsa che indossa gli ornamenti di cedro che contraddistinguono la sua condizione di iniziato alla prestigiosa Società del Cannibale (Foto di E. S. Curtis, 1915)

 


Gli ornamenti in questione venivano prodotti intrecciando le fibre della corteccia del cedro rosso (Thuya gigantea o Thuya plicata).  Quest’albero, che appartiene alla famiglia delle Cupressacee, è uno dei più imponenti fra quanti crescono sulle scoscese pendici della Costa del Pacifico: può arrivare a un’età di mille anni, raggiungendo un’altezza di 60 metri e un diametro di 6 metri. Il legno di questo gigante del mondo vegetale, leggero e resistente, costituiva la principale materia prima per la costruzione di abitazioni, di canoe, per i caratteristici pali totemici e per una gran varietà di oggetti di uso quotidiano o di importanza cerimoniale. La corteccia stessa era impiegata nella produzione di funi, cesti, stuoie e abiti.

Cedro

 

Esemplare di cedro rosso, specie diffusa lungo la Costa americana di Nord-Ovest


Questi ornamenti cerimoniali erano considerati attributi degli stessi spiriti iniziatori e il segno caratteristico che distingueva gli appartenenti alle diverse società cerimoniali. Il colore rosso, che già era presenta nella colorazione del legno, veniva accentuato con una tintura particolare, prodotta con la corteccia di acero. La Cerimonia d’Inverno iniziava con una fase preliminare, dedicata essenzialmente alla preparazione di questi oggetti, e si concludeva con la consegna degli ornamenti utilizzati durante la cerimonia a qualcuno che li doveva “conservare” fino alla successiva stagione invernale. La corteccia di cedro si configura così come un vero e proprio simbolo tangibile dell’intera cerimonia e gli ornamenti venivano descritti con termini che significano: “grande facitore di felicità”, “colui che dà lunga vita”, “ciò che rese felici i nostri antenati” e così via (Comba 1992: p. 72-73).

 

Ornamenti di cedro

 

Ornamenti in corteccia di cedro, impiegati dai Kwakiutl durante la Cerimonia d'Inverno. Al centro e in basso a destra si osservano due copricapo e in alto a destra un collare indossati dal Danzatore Cannibale (Hamatsa) (Museum of Anthropology, University of British Columbia, Vancouver).


A questi ornamenti, nel corso della cerimonia invernale, si contrappongono i rami dell’abete canadese (Tsuga heterophylla), poiché quando l’iniziato ritorna dal suo soggiorno nella foresta e non è ancora stato “pacificato”, il suo abbigliamento è costituito dai rami di quest’albero. Essi rappresentano quindi il mondo della foresta e dello Spirito Cannibale e i vari esseri che appartengono a questo mondo, come l’Uomo Selvaggio dei Boschi, si presentano con il corpo rivestito di rami d’abete. Solo quando l’iniziato sarà stato ricondotto alla condizione umana e la sua “furia” selvaggia eliminata, questi rami verranno sostituiti con gli ornamenti di corteccia di cedro, che rappresentano quindi il raggiungimento di una nuova condizione, quella dell’iniziato alla Società del Cannibale (Comba 1992: p. 76-82).

 

 

 
 
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