Le Porte dell'anno. Indiani d'America
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UOMO-LUPO

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I Nuu-chah-nulth (Nootka) dell’isola di Vancouver, di cui abitavano la regione costiera meridionale, celebravano nei mesi invernali una cerimonia molto simile a quella dei Kwakiutl, incentrata sull’iniziazione di nuovi membri alla società tlukwana, termine che deriva probabilmente dalla lingua dei loro vicini Kwakiutl e significa “acquisire un potere sovrannaturale” (Boas 1897: p. 396).
I particolari dello svolgimento della cerimonia richiamano in molti punti l’iniziazione dell’hamatsa (Danzatore Cannibale) tra i Kwakiutl. Durante una festa, improvvisamente, alcuni “uomini-lupo” irrompevano nella casa e, girando intorno al fuoco che era stato immediatamente spento, emettevano forti suoni per mezzo di un apposito strumento a fiato. Non appena i lupi erano usciti dalla casa delle cerimonie e i fuochi riaccesi, gli astanti si rendevano conto che alcune persone, generalmente dei giovani, erano scomparse, erano state rapite dai lupi e portate nella foresta.


maschera di luo Nootka

 

Danzatore dei Nootka con maschera di lupo sul capo (Foto di E. S. Curtis, 1916)

 

I novizi dovevano rimanere nella foresta con i “lupi” (gli iniziatori mascherati da lupo) per un certo tempo, con il volto dipinto di nero e con rametti di abete intorno alla vita e sul capo. Si pensava che il potere spirituale del lupo (heina) sorvegliasse i neofiti durante il loro periodo di reclusione, prendendone talvolta possesso e determinandone il comportamento “da lupo”.  Dopo quattro giorni, la comunità del villaggio andava incontro agli iniziati che ritornavano, accompagnati dai lupi, danzando e cantando allo scopo di “calmare” e “domesticare” gli uomini-lupo.

 

 

maschera di Lupo, Nootka

 

Maschera frontale in legno con annessa una pelle di lupo raccolta presso i Nootka (American Museum of Natural History, New York)

 

Dopo essersi avvicinato per tre volte agli iniziati, uno dei danzatori esclamava: “Ora il lupo è stato domesticato”. Allora alcuni uomini provvedevano a catturare gli iniziati e a riportarli al villaggio, mentre i lupi e gli “uomini selvaggi” (pokomis e akhmako), che li accompagnavano, si allontanavano e scomparivano nella foresta. Gli uomini selvaggi erano considerati spiriti pericolosi e distruttivi, che incarnavano gli aspetti più inquietanti del mondo della foresta. Con l’acquietamento degli iniziati e il loro ritorno alla condizione umana, la ri-trasformazione da uomini-lupo a esseri umani, i lupi e gli esseri selvaggi venivano quindi risospinti nella foresta, da dove non sarebbero più ricomparsi sino all’anno successivo (Ernst 1952; Comba 1992).

 

Danza Kwakiutl

 

Gruppo di danzatori mascherati dei Kwakitl, durante la Cerimonia d'Inverno, tra i quali si nota all'estremità destra una maschera di lupo (Foto di E. S. Curtis, 1915)

 

 
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