Le Porte dell'anno. Indiani d'America
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IL CANNIBALE

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La Società del Cannibale (Hamatsa) costituiva la più importante tra le società cerimoniali dei Kwakiutl e svolgeva una funzione essenziale durante le celebrazioni della stagione invernale. Il Danzatore Cannibale personificava lo Spirito Cannibale (Baxbakualanuxsiwae), il “Cannibale al Margine Settentrionale del Mondo”, e l’iniziazione dei nuovi membri che entravano a far parte della Società costituiva il momento centrale della Cerimonia d’Inverno.

Gli iniziati appartenevano alle famiglie più autorevoli e prestigiose della comunità ed ereditavano tale prerogativa per discendenza, ma dovevano sottomettersi a una procedura rituale durante la quale si pensava che venissero rapiti dallo Spirito Cannibale e trasportati nel profondo della foresta, dove rimanevano segregati per un certo tempo.

 

iniziato hamatsa   hamatsa Kwakiutl

 

Giovane iniziato alla Società del Cannibale che indossa rami di abete nel periodo di reclusione nella foresta (foto di E. S. Curtis, 1915)

 

 

Danzatore Hamatsa che indossa ornamenti di corteccia di cedro come simbolo della sua condizione di membro della Società del Cannibale (foto di E. S. Curtis, 1915)

 

 

Al ritorno da questo periodo di segregazione rituale, gli iniziati si presentavano alle soglie del villaggio, con il corpo coperto di rami di abete, e si comportavano come se fossero posseduti dallo Spirito Cannibale: si mostravano dominati da una “furia” selvaggia che li rendeva feroci e affamati, distruggevano oggetti su cui potevano mettere le mani e cercavano di attaccare gli astanti o di azzannarli. Gli iniziati intonavano canti che esprimevano il desiderio di mangiare carne umana e di ingoiare vivi altri esseri umani. Attraverso una serie di canti, danze e azioni rituali, essi venivano gradatamente pacificati e ricondotti alla normalità, venivano sottoposti ad alcune pratiche purificatorie e alla fine integrati nella Società come nuovi membri a pieno titolo.

 

hamatsa Kwakiutl

 

Ricostruzione con statue di cera della fase rituale in cui l'iniziato Cannibale, tornato dalla foresta, esce dalla stanza cerimoniale per essere pacificato dagli assistenti alle danze (American Museum of Natural History, New York)

 


Lo Spirito Cannibale, che possedeva l’iniziato durante il suo periodo di isolamento nella foresta, era descritto come un essere inquietante e mostruoso, che viveva al margine del mondo, nell’estremo Nord, una località associata all’oscurità, all’inverno e alla morte. Le sue caratteristiche ne fanno una sorta di immagine capovolta dell’umanità: selvaggio, cannibale, dominato da una furia incontrollabile e da una voracità insaziabile.

 

Maschera spirito Cannibale

 

Rara maschera che raffigura lo Spirito Cannibale da cui l'Hamatsa o iniziato Cannibale viene posseduto durante la fase di iniziazione (U'mista Cultural Society, Alert Bay, British Columbia, Canada)

 

 

Tuttavia, dal contatto con questa entità pericolosa e temibile, l’iniziato otteneva nuovi poteri e qualità, che gli consentivano di comunicare con gli animali e di poter impersonare gli spiriti, sussumendone le caratteristiche, attraverso l’uso di maschere durante le celebrazioni della Cerimonia d’Inverno, poteri che gli stessi Kwakiutl consideravano simili a quelli degli sciamani (Boas 1897; Comba 1992).

 

maschera Hamatsa

 

Maschera multipla indossata durante le cerimonie dagli appartenenti alla Società del Cannibale, che raffigura gli uccelli cannibali che fungono da aiutanti dello Spirito Cannibale. A destra il "Becco Ricurvo del Cielo" (Crooked Beak of Heaven) e a sinistra il Corvo dai poteri soprannaturali (Supernatural Raven)  (opera di Willie Seaweed realizzata nel 1920 e conservata presso il Museum of Anthropology at the University of British Columbia, Vancouver, Canada)

 

 

 

 

 
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