Le Porte dell'anno. Indiani d'America
HOME < riti stagionali

LA LUNA E LA DONNA-DOPPIA

BACK

 

donna Lakota   Nelle culture delle Grandi Pianure, come accadeva nelle società maschili di guerrieri, l’appartenere a una società di decoratrici di aculei di porcospino era un onore, che poteva essere ottenuto solo da una donna che mostrasse caratteristiche morali adeguate, oltre ad abilità e dedizione per la propria arte. Il ricamo con aculei era infatti considerata un’attività sacra, trasmessa alle donne da un personaggio peculiare della mitologia lakota, la “Donna Doppia” o “Faccia Doppia” (anukite). Secondo la cosmologia lakota, agli inizi dei tempi, quando ancora gli uomini vivevano nel mondo sotterraneo, esisteva una bellissima donna, di nome ite, la quale aveva sposato tate, il dio dei venti, a cui aveva dato quattro figli. Il trickster, inktomi, un personaggio sempre alla ricerca di qualche stratagemma per creare scompiglio e diffondere il ridicolo nel mondo, convince gli anziani genitori della donna e lei stessa a sfruttare la propria bellezza per divenire la compagna di wi, il Sole. Colpito dalla bellezza della donna, il Sole la invita alla festa delle divinità. Inktomi la istruisce di sedersi nel posto vacante, proprio accanto a wi. Questo era il posto destinato ad hanwi, la Luna, la compagna del Sole, la quale però si era attardata ad ornarsi e imbellettarsi, sempre su consiglio del beffardo inktomi. Quando finalmente giunge alla festa, la Luna vede seduta al suo posto, accanto al Sole, la bellissima donna umana: si siede allora dietro al Sole, coprendosi il capo con il mantello per la vergogna, mentre tutti ridono di lei.

 

Ritratto di giovane donna Lakota fotografata nel 1890 da David F. Barry (Nebraska State Historical Society)

   

 

A questo punto interviene škan, o takuškanškan, “Qualcosa che muove”, lo spirito che dirige il processo di creazione e costituisce la forza dinamica che genera ogni forma di movimento. Egli stabilisce che da allora in poi il Sole e la Luna saranno separati, andranno ciascuno per proprio conto: essi governeranno l’alternanza del giorno e della notte; in aggiunta, la Luna avrebbe governato un terzo periodo, “l’intervallo tra il momento in cui andò via da lui al momento in cui ritornò da lui” (Walker 1917: p. 166). Questa descrizione piuttosto enigmatica sembra riferirsi al ciclo lunare, poiché la Luna, a causa dell’episodio che le causò vergogna, si copre il volto quando è “vicina al Sole” e lo scopre solo quando è lontana da lui.

 

scudo arapaho

 

Scudo degli Arapaho con dipinte le immagini del sole e della luna sormontate dall'arcobaleno (American Museum of Natural History, New York)


Il destino della bellissima ite fu di essere spedita sulla terra, lontana dalla famiglia che aveva abbandonato; avrebbe conservato il suo bellissimo volto, ma solo a metà: l’altra metà del viso divenne così orribile che chiunque l’avesse guardato sarebbe impazzito dall’orrore. Fu così che la donna divenne anukite, la “Donna Doppia” o “Faccia Doppia” (Powers 1977: p. 69-71).
La donna dal volto per metà bellissimo e seducente, per metà orribile e ripugnante, sembra ricollegarsi al duplice ruolo svolto dal sangue mestruale, al tempo stesso fonte di energia generativa ma anche di pericolo e di possibilità di contaminazione. Il racconto lakota non sembra fare cenno al tema del ciclo mestruale, ma tutta la storia ruota sull’istituzione dei cicli astronomici, la separazione del Sole dalla Luna e la creazione del ciclo lunare. L’estensione di questa periodicità anche alla fisiologia della donna sembra una conseguenza implicita.

 

 

 
 
  Animali Trasformazioni uomo-animale Simboli femminili
  Simboli maschili Simboli vegetali Mondo dei morti
  Selvaggi Follia rituale Cicli stagionali